Zerbini personalizzati intarsiati e stampati: che differenza c’è?

intarsiare

/in·tar·sià·re/
verbo transitivo

Decorare mediante inserimento a incastro di motivi ornamentali, segni, figure (anche + con, di ). “i. un arazzo con disegni geometrici”

L’antica arte dell’Intarsio risale al 1300: abili artigiani intagliatori univano piccoli pezzi di legno di colori diversi tra loro per formare figure o scritte. Non di rado venivano utilizzati altri materiali insieme o in alternativa al legno come avorio, oro, argento e pietre preziose.

Nel caso di zerbini personalizzati o tappeti, la tecnica dell’intarsio permette di realizzare prodotti dall’impatto estetico e dalle prestazioni insuperabili.

cocco naturale 6

Solitamente si usa lo stesso materiale, che per noi sarà cocco naturale o sintetico, sia per la base che per il motivo (scritta, logo, ecc.), ma in colori diversi.

Dalla base viene asportata una porzione corrispondente al motivo che vi verrà inserito. Dopodiché viene creata la parte da inserire partendo da un supporto dello stesso materiale della base ma di colore diverso. A questo punto inserendo il motivo sulla base si otterrà l’effetto desiderato. Si possono usare anche più colori all’interno dello stesso zerbino così da ottenere grafiche anche complesse.

Per realizzare i nostri zerbini intarsiati utilizziamo una taglierina laser computerizzata di ultima generazione: per un risultato esclusivo però questo può non bastare e qui entra in gioco l’esperienza e la manualità dell’artigiano.

Il vantaggi di uno zerbino intarsiato rispetto a quello stampato sono:

  • Estetica esclusiva
  • Durata della personalizzazione
  • Elevata possibilità di personalizzazione in quanto a forme e misure

Lo zerbino intarsiato può avere qualsiasi forma e misura, l’unico limite è la fantasia. Si adatta perfettamente ad ogni ingresso, può essere posizionato appoggiato sul pavimento o inserito in un ribasso dello stesso.

Dopo questa breve spiegazione sugli zerbini intarsiati, risulta chiara l’origine del nostro nome, Intarsia.

 

stampare

/stam·pà·re/
transitivo

Riprodurre scritti o disegni in più copie con procedimenti di stampa. “s. un libro”
Riprodurre un segno, un’immagine, ecc. su un supporto mediante stampaggio (anche + su ). “s. una foto su un indumenti”

Si ritiene che l’invenzione della stampa risalga all’epoca della Dinastia Tang (618-907): venivano utilizzate matrici in legno che depositavano l’inchiostro su carta o tele di stoffa.

Ai giorni nostri la stampa è molto diffusa e utilizzata per innumerevoli applicazioni: quotidiani, riviste insegne pubblicitarie, cartellonistica, documenti, tessuti, zerbini e tappeti come i nostri asciugapassi Jet Print.

tappeti asciugapassi personalizzati con logo

La stampa non può essere utilizzata su tutti i materiali, noi la utilizziamo prevalentemente con la fibra poliammidica. Per stampare i tappeti si usa una stampante appositamente costruita lunga circa 12 metri a cui viene inviato un file contenente la grafica da riprodurre.

Con questa procedura è possibile riprodurre immagini anche molto complesse e con sfumature (cosa non possibile con la tecnica dell’intarsio); il rovescio della medaglia e rappresentato dalle limitazioni inerenti la forma (solo rettangolare) e le dimensioni, che, anche se disponibili in vari formati, sono sempre predeterminate (vedi la pagina asciugapassi personalizzati).

Concludendo, la scelta dello zerbino ottimale dipende dalle vostre esigenze, in termini di posizionamento (interno o esterno), uso (semplice pulizia delle scarpe e/o asciugatura profonda), forma e dimensioni.